(ph.web)
Carissimi amici dell’Hotel Elios,
con questo post vogliamo un po’ rinfrescare la memoria su Bellaria Igea Marina, per chi già la conosce, e presentarla per la prima volta a coloro che ancora non hanno avuto il piacere di scoprirla. Oggi vogliamo parlarvi in particolar modo di uno dei nuclei storici della città. Bellaria Igea Marina infatti, oltre ad essere divisa dal fiume Uso in due poli: Bellaria e Igea Marina, è costituita da numerosi quartieri e nuclei storici. Tra le zone più antiche e ricche di cultura, vi è senz’altro il porto! Già dalla fine dell’ottocento, sulla sinistra della foce dell’Uso si estendeva una borgata di povere capanne abitate dai pescatori. Il fiume, privo di un porto fino al dopoguerra, era utilizzato come rifugio precario di imbarcazioni come lance, battane e paranze utilizzate per la pesca “terriera” vicina alla costa. Il fondale particolarmente basso poteva dimostrarsi assai pericoloso specialmente con il mare agitato… e le donne che vedevano i loro compagni partire per la pesca, restavano in loro attesa scrutando l’orizzonte. Da qui il significato e l’utilizzo delle variopinte vele, oggi icone dell’antica marineria delle Riviera. Ogni famiglia di pescatori, infatti, si distingueva grazie ai simboli e colori personalizzati delle vele: in questo modo le donne riuscivano a riconoscere i loro famigliari in arrivo per accorrere al porto. Erano poi proprio le donne che si incaricavano infine della vendita del pescato, caricando il pesce dentro a ceste che portavano in testa o in bicicletta in giro per la città gridando “Pesce, pesce fresco gente!!!!” Ecco dunque le famose pescivendole… figure “mitologiche” al pari delle Azdore romagnole!
con questo post vogliamo un po’ rinfrescare la memoria su Bellaria Igea Marina, per chi già la conosce, e presentarla per la prima volta a coloro che ancora non hanno avuto il piacere di scoprirla. Oggi vogliamo parlarvi in particolar modo di uno dei nuclei storici della città. Bellaria Igea Marina infatti, oltre ad essere divisa dal fiume Uso in due poli: Bellaria e Igea Marina, è costituita da numerosi quartieri e nuclei storici. Tra le zone più antiche e ricche di cultura, vi è senz’altro il porto! Già dalla fine dell’ottocento, sulla sinistra della foce dell’Uso si estendeva una borgata di povere capanne abitate dai pescatori. Il fiume, privo di un porto fino al dopoguerra, era utilizzato come rifugio precario di imbarcazioni come lance, battane e paranze utilizzate per la pesca “terriera” vicina alla costa. Il fondale particolarmente basso poteva dimostrarsi assai pericoloso specialmente con il mare agitato… e le donne che vedevano i loro compagni partire per la pesca, restavano in loro attesa scrutando l’orizzonte. Da qui il significato e l’utilizzo delle variopinte vele, oggi icone dell’antica marineria delle Riviera. Ogni famiglia di pescatori, infatti, si distingueva grazie ai simboli e colori personalizzati delle vele: in questo modo le donne riuscivano a riconoscere i loro famigliari in arrivo per accorrere al porto. Erano poi proprio le donne che si incaricavano infine della vendita del pescato, caricando il pesce dentro a ceste che portavano in testa o in bicicletta in giro per la città gridando “Pesce, pesce fresco gente!!!!” Ecco dunque le famose pescivendole… figure “mitologiche” al pari delle Azdore romagnole!
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Oggi per chi volesse vedere come si presentava una tipica pescivendola bellariese, può recarsi in Via Uso dove è stata eretta una statua in loro onore, proprio in zona porto!
Questo è solo un piccolo pezzo della nostra storia di mare; Bellaria Igea Marina e noi dell’Hotel Elios vi aspettiamo quanto prima per potervi raccontare il nostro passato e presente fatto d’amore, tradizioni e culture antiche!
