(ph.web)
Nel 1968, l’Ing. Rosa ne proclamò lo status di Stato indipendente: una sorta di micro nazione in cui la lingua ufficiale era l’esperanto (l’idioma di tutti i popoli) e vi era addirittura un governo, una moneta (mai coniata), un proprio francobollo, un inno nazionale e una bandiera raffigurante tre rose rosse dallo stelo verde su sfondo bianco (richiamando così il tricolore italiano).
L’ideale del progettista e costruttore della piattaforma artificiale, era quello di voler «veder fiorire le rose sul mare» e difatti riuscì a far sbocciare il suo sogno ma purtroppo per un brevissimo periodo. Infatti l’Isola delle Rose non venne mai riconosciuta formalmente da alcun Paese e nel giugno del 1968 fu occupata dalle forze di polizia italiana e sottoposta a blocco navale. Essa venne infine demolita nel febbraio 1969 e nel tempo anche il ricordo di questo pioneristico e stravagante tentativo di urbanizzazione del mare si è inabissato nella memoria della gente così ad oggi resta solo un lontano ricordo…. dell’Isola che non c’è!
noi dell’hotel Elios siamo qui pronti a raccontarvele tutte! Vi aspettiamo.