Carissimi amici, oggi con questo post procediamo nel nostro “viaggio immaginario” all’interno della storia e cultura del nostro paese: Bellaria Igea Marina.
Bellaria è sempre stata un paese di mare, vissuto principalmente da famiglie di pescatori. Infatti uno dei luoghi più ricco di vita è sempre stato il Porto. Lì, già dalla fine dell’ottocento si estendeva una borgata di case sulla sinistra della foce del fiume Uso. Erano poco più che povere capanne abitate da pescatori e quasi ogni famiglia aveva una propria piccola imbarcazione ricoverata nel fiume, precariamente adattato a rifugio portuale. Non si trattava di grandi barche ma di semplici lance, battane, piccole imbarcazioni a vela e remi per la pesca terriera. I fondali del nostro mare, bassi e sabbiosi spesso risultavano pericolosi e fatali quando il mare si ingrossava.
(ph.dal web)
Sicuramente a Bellaria, la principale imbarcazione storica per eccellenza è rappresentata dalla “Teresina”: un bragozzo di circa dieci metri di lunghezza costruito nel 1948 e utilizzato come barca da pesca fino agli anni ’80. Imbarcazioni di questo tipo venivano anticamente costruite presso gli “squeri”, ossia piccoli cantieri navali ad opera di maestri d’ascia che tramandavano la loro arte di padre in figlio. I disegni dipinti sulla prua della Teresina sono particolarmente suggestivi: una colomba e l’angelo musicante.
Oggi la Teresina è patrimonio culturale della città. In seguito al suo restauro, durato ben 5 anni, nel 2003 è stata donata al Comune da parte dell’Associazione Barche sull’Adriatico. Ancora veleggia nel porto e racconta la sua storia ai turisti, con tutto il suo fascino e splendore!